Gli ultimi anni registrano un aumento sempre crescente degli sfratti per morosità. Queste situazioni, oltre a costringere il proprietario a dover ricorrere alla procedura di sfratto per poter rientrare nella disponibilità del proprio immobile, determinano importanti conseguenze anche dal punto di fiscale, che è bene conoscere per evitare di incorrere in sanzioni.
La morosità dell’inquilino comporta importanti riflessi nella sfera del proprietario, che si trova a dover gestire tale situazione anche dal punto di vista fiscale.
Dal punto di vista dell’imposizione diretta, in caso di morosità il canone di locazione deve essere comunque dichiarato anche se non percepito nella misura in cui risulta dal contratto, e questo fino a quando non il contratto non venga risolto o convalidato lo sfratto. Pertanto, fino al momento in cui il contratto viene risolto, i canoni, anche se non percepiti, concorreranno alla formazione del reddito.