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ESPERIENZE COMPETENZE ATTIVITA'

«La scienza mi ha appreso il valore della regola e l’avvocatura il valore dell’eccezione»

(Francesco Carnelutti)

Ancora 1

DIRITTO DI FAMIGLIA

studio legale avvocato poggibonsi

Relazioni familiari

Ogni società umana si fonda sulla famiglia intesa come l'istituzione tramite la quale si riproduce e si perpetua sia sul piano biologico che su quello culturale.

Ogni individuo cerca di realizzare in essa il diritto immaginario, che non trova tutela nel nostro ordinamento giuridico, ad essere felice.

E forse proprio perché la felicità è un diritto immaginario  che ognuno si sente in diritto di usare l'immaginazione per essere felice.

Se è praticamente estinta la famiglia estesa, il grande gruppo di più di una generazione di parenti, con nonni, figli, zii e nipoti, la famiglia tradizionale, intesa come l’unione duratura e socialmente riconosciuta di un uomo con una donna e dalla loro prole, mantiene il suo appeal di intimità e certezza, ma uscire dagli schemi ha molte attrattive. Ecco allora che si assiste alla creazione di famiglie di fatto nelle quali i partner mantengono la libertà dal reciproco legame, ovvero ne dettano essi stessi le regole, di famiglie allargate, ricostruite con un nuovo compagno dopo una precedente rottura, o ci si ritrova di fronte a famiglie nucleari nelle quali rimane esclusivamente  l’imprescindibile insieme della madre con i figli.

In ogni caso è la procreazione, la sopravvivenza della specie, il motivo fondante e lo scopo primo di qualsiasi tipo di famiglia.

Anche nell'approvazione della legge sulle unioni civili  (Legge 20 maggio 2016, n. 76) si è tenuto conto di questo, dando riconoscimento al nuovo istituto, analogo per molti aspetti a quello del matrimonio, sulla base dei vincoli affettivi ed economici, ma tenendolo distinto da quello della famiglia.

Se quindi sono i figli l'elemento portante e costituente della famiglia ad essi deve essere rivolta tutta l'attenzione della legge affinché almeno i loro diritti all'affetto, alla sicurezza, alla salute, all’educazione, al benessere e alla qualità della vita, possano sempre essere garantiti anche laddove può venir meno lo spontaneo adempimento da parte dei genitori.

Ancora 2

DIRITTO CIVILE

Ubi societas ibi ius, ubi ius ibi et iniuria.

In questo brocardo della cui origine non son certo si può sintetizzare il senso del diritto civile: regolamentare la convivenza delle persone laddove la sola buona educazione, quando c'è,  non basta a contenere i confini della propria libertà a scapito di quella altrui.

Per intenderci: si va dall'acquisto di un televisore al licenziamento, dal tamponamento tra due autoveicoli al diritto di proprietà su un immobile, dal vicino sassofonista al chirurgo che vi cuce dentro un bisturi.

Il campo è vastissimo e prima o poi, a meno che non si viva su un'isola perduta e deserta, capita a tutti di aver bisogno di un buon civilista.

Anche mio padre, che per tutta la sua vita non era mai andato dall'avvocato, appena ho conseguito l'abilitazione ha avuto bisogno di fare due sfratti e un'azione possessoria, guarda caso.

Gli articoli del Codice Civile sono 2969 senza contare i bis, ter, quater, ecc., poi ci sono le Disposizioni di Attuazione e le Leggi complementari. Ne conosco solo parte, ma so dove e come cercare tutto il resto, compresi i cavilli, le interpretazioni giurisprudenziali e le tesi dottrinarie.

Mi conforta sapere che ubi ius ibi remedium.

avvocato poggibonsi

Il diritto nei rapporti tra privati

Ancora 3

DIRITTO PENALE

avvocato mantenimento poggibonsi

Il Nuovo Codice Rosso

La legge (nota come Riforma Roccella), in vigore dal 9 dicembre 2023, si propone l’obiettivo di colmare le lacune del Codice Rosso, rafforzando le procedure e gli strumenti per la tutela delle vittime di violenza, così da consentire una preventiva ed efficace valutazione e gestione del rischio di letalità, di reiterazione e di recidiva. Si tratta di un pacchetto di misure che, non
solo, potenziano l’intervento delle forze dell’ordine nella delicatissima fase iniziale delle indagini – in cui, dati alla mano, le vittime sono maggiormente esposte –, ma addirittura anticipano le tutele in funzione della maggior sicurezza delle persone potenzialmente esposte a pericolo. L’istituto dell’ammonimento del questore è stato opportunamente esteso ai «reati sentinella», nella nuova consapevolezza che quei reati, tradizionalmente considerati minori, nel contesto delle relazioni familiari ed affettive, assumono valenza sintomatica rispetto a situazioni di pericolo per l’integrità psico-fisica delle persone.
Al fine di interrompere tempestivamente il cosiddetto «ciclo della violenza», sono state estese le misure di prevenzione (sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e obbligo di soggiorno nel comune di residenza o di dimora abituale) ai soggetti semplicemente indiziati dei delitti più ricorrenti nella violenza contro le donne e nella violenza domestica. La velocità di intervento, fondamentale in relazione a questi fenomeni delittuosi, informa l’intero provvedimento, come confermato dalla trattazione prioritaria dei processi anche per i reati spia e dalla maggiore celerità nella trattazione degli affari in materia di violenza contro le donne e domestica anche nella fase cautelare.
Quanto alle misure precautelari, è adesso consentito l’arresto in flagranza differita superando così le difficoltà operative che l’arresto ha sino ad oggi incontrato con riferimento a reati, quali lo stalking e i maltrattamenti in famiglia, che avendo natura abituale, devono comporsi di una pluralità di atti non sempre accertabili dalle forze dell’ordine in occasione del loro intervento. Sempre nell’ottica della prevenzione, cruciali diventano le norme sul rafforzamento delle misure cautelari e dell’uso del braccialetto elettronico, così come quelle dell’estensione delle misure cautelari coercitive. Grande importanza, infine, va tributata alla introduzione della provvisionale a titolo di ristoro anticipato a favore delle vittime o, in caso di morte, degli aventi diritto che vengano a trovarsi in stato di bisogno.

(Valerio de Gioia, Giuseppe Molfese - Ed. LA TRIBUNA)

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